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domenica 11 gennaio 2015

Oggi a Parigi anche i nostri "sogni" di softball, di sport e di vita

Mentre a Parigi viene reso omaggio alle vittime dell'orrore dei giorni scorsi e l'Europa e il Mondo provano a rispondere nel modo migliore alla "follia", ci sembra di straordinaria attualità un nostro "vecchio" (ma recentissimo ...) progetto iniziato nell'aprile del 2012.
Magari qualcuno che legge lo ricorda anche.
Si tratta del proseguimento di una specie di nostra autentica missione che ci ha portato ad amare il softball come la stessa bicicletta, il calcio, la pallavolo e tutto lo sport in genere. Che nella pratica sarebbe il pensarlo, praticarlo e proporlo come (e soprattutto) mezzo per avvicinare uomini e donne, persone e popoli, adulti e bambini. 
Uno strumento che al di là di una sua "sana corretta" competizione contribuisse all'incontro ed al dialogo, alla conoscenza ed al rispetto reciproco tanto dell'avversario quanto della sua cultura e delle sue idee.
Insomma: anche lo sport per costruire la Pace.

Il progetto (e il video che segue) "Olympic Softball" ha avuto la sua prima tappa nei campi profughi di Tindouf (profondo sud Algeria) del Popolo SAHARAWI. Una tristissima vicenda che tra l'altro riguarda gente musulmana e che anche drammaticamente è in attesa di una soluzione da ben 40 anni
Ci sembra di grande attualità anche la parte "montata" da un video della Federazione Internazionale dove si vedono aspetti del softball e dello sport che danno comunque energia e speranza alla nostra stessa missione.
Ed il sogno olimpico del nostro sport si mischia, si aggiunge e completa il sogno più grande di Pace per noi e per tutti i nostri figli...








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