Dopo essere stati costretti a rinunciare ( e con non poco rammarico anche per le sempre più straordinarie testimonianze di partecipazione ed affetto da parte di tutta la società delle Blue Girls) alle poco fortunate trasferte della scorso fine settimana ad Arezzo e Roma, ieri siamo stati di nuovo direttamente presenti agli incontri di Pian di Macina contro la squadra che arrivava come seconda in classifica del girone B dell'A2, l'Atmos' Chieti dell'amico Luigi Salvatore.
Lasciamo ben volentieri i commenti "tecnici" a chi è in grado di esprimerli in maniera più o meno sintetica, assai meglio di "noi": per vocazione portati a cogliere da ogni evento, altri "aspetti e considerazioni". Anche se non possiamo certo ignorare l'importanza che, da un punto di vista prettamente agonistico, avesse il turno di ieri, nella stessa economia dell'intero campionato.
Un risultato di doppia sconfitta (o anche di parità) avrebbe potuto portare lo stesso Chieti a raggiungere le Blue Girls al vertice e le inseguitrici Arezzo e Roma ad avvicinarsi in maniera "minacciosa".
Ora, anche se più volte detto e ripetuto che l'obiettivo delle ragazze blu di Bologna/Pianoro fosse solamente di far fare esperienza alla componente giovane/giovanissima della rosa, essendosi trovati comunque al vertice, sarebbe stato comunque leggermente avvilente per tutti, il veder sfumare la possibilità di accedere da subito ai play-off per la promozione in A1/ISL. E proprio sul più bello!
Ed ieri, anche se l'Atoms' si è presentato con l'assenza importante di Giovanna Palermi e il perdurare del problema legato a Elena Micheli, le Blue Girls erano la squadra da battere e, soprattutto, l'unica squadra che "avrebbe avuto qualcosa di più da perdere"...
Grande merito dunque a Stefano Tamburini ed il suo (veramente unico) staff ed alle ragazze tutte, per essere riuscite a tenere sotto controllo, e reagire nel modo giusto in certi momenti (!), le intraprendenti e mai arrendevoli ragazze abruzzesi guidate da un autentico "vate" del softball come Enrico Obletter.
E per fortuna non volevamo entrare in merito agonistico...
Veniamo allora (e finalmente) al nostro "territorio"... Sì, proprio un termine (territorio), ancor più adatto a certi momenti e sensazioni di ieri. Dove, nel dopo partita, si è parlato anche di caccia. E cacciagione...
E pensare che "per colpa" della carissima Fabrizia, ci siamo scordati dei biscottini della Renza/Camelia che avevamo in macchina, e di sicuro a giusta temperatura!
Anche se proprio non possiamo fare a meno di ricordare ancora la visita ed il saluto della grande Sabrina Del Mastio, che, appena rientrata dal primo fine settimana scudetto non fortunatissimo per il suo Bussolengo (0/2 contro La Loggia), insieme al suo Roberto, si è fermata al campo della "sua" squadra prima addirittura di rientrare a casa... Sabato prossimo (e domenica!) la seguiremo di sicuro almeno via "web"!
E poi anche un'altra simpaticissima e graditissima presenza: Giulia (Salvan), che da Rovigo è venuta appositamente a vedere una possibile avversaria per i prossimi play-off e con la quale abbiamo ricordato qualche momento anche della nostra storia, da Sala Baganza a Cupramontana...
Ufff... ma ci arriviamo o no... ai momenti "epici"? Come quando abbiamo potuto presentare alcuni dei celeberrimi prodotti di Alberto proprio al grande Obletter! Avevamo molto di più di una sensazione che sarebbe stato un felice momento!
Così (allo stesso tavolo dove Massimo "Cibo" e tanti altri, tra un'albicocca, una patatina e una fetta di torta di Floriana si gustava la brezza di quel momento, dove uno straordinario raduno della "goliardia universitaria" della zona, oltre a rendere felice il nostro presidente quasi più della vittoria sul campo, interagiva in qualche modo con tutti noi) siamo riusciti a mettere anche il nostro inimitabile e inavvicinabile promotore della sua isola ed il discendente della nobiltà di Chieti!
Il famoso "pathè" (di capriolo?) di Alberto ha raccolto un successo come poche altre volte avevo visto, molto apprezzato, oltre che da un sempre sorridente (ed ieri anche assai soddisfatto per la sua Alisea...) papà Minardi, dal buon (e sportivamente focoso) Ralph. Ed in pochi minuti, all'ombra del Club House delle Blue Girls, si è passati dagli enormi cinghiali dell'Ungheria al mirto (ed il suo prezioso estratto) della Sardegna, naturalmente attraverso le nostrane colline di Monzuno e Badolo, in un clima d'estate e d'amicizia semplicemente... fantastico!
A nostro parere, "perde" assai più di una partita o un campionato chi perde o non riesce a cogliere certi momenti. Come chi non pone mai fine o prova civilmente a chiarire inevitabili diverse opinioni, dissensi e critiche tra atlete e tecnici, dirigenti e arbitri fino ad amici e parenti che seguono e che comunque dovrebbero essere "risorsa" del movimento.
Di sicuro tutti potremmo iniziare a migliorare le cose se riusciremo almeno ad evitare di soffiare o gettare ulteriori viscide benzine sul fuoco... Speriamo...
Ma a proposito: per noi, di ieri, oltre a questa grande speranza (ciao "Hope"!) ed insieme al totale nostro impegno, ci teniamo l'abbraccio della stessa Fabrizia, la simpatia di Marzia, la quasi "fraternità" degli incontri con Luigi e delle telefonate con Gabriele (con cui rimandiamo l'appuntamento con gli arrosticini...), e soprattutto le parole di Scilla e Virginia, di Stefano e dello stesso Enrico che per tanti aspetti, ci confermano la bontà della strada intrapresa.
Lasciamo ben volentieri i commenti "tecnici" a chi è in grado di esprimerli in maniera più o meno sintetica, assai meglio di "noi": per vocazione portati a cogliere da ogni evento, altri "aspetti e considerazioni". Anche se non possiamo certo ignorare l'importanza che, da un punto di vista prettamente agonistico, avesse il turno di ieri, nella stessa economia dell'intero campionato.
Un risultato di doppia sconfitta (o anche di parità) avrebbe potuto portare lo stesso Chieti a raggiungere le Blue Girls al vertice e le inseguitrici Arezzo e Roma ad avvicinarsi in maniera "minacciosa".
Ora, anche se più volte detto e ripetuto che l'obiettivo delle ragazze blu di Bologna/Pianoro fosse solamente di far fare esperienza alla componente giovane/giovanissima della rosa, essendosi trovati comunque al vertice, sarebbe stato comunque leggermente avvilente per tutti, il veder sfumare la possibilità di accedere da subito ai play-off per la promozione in A1/ISL. E proprio sul più bello!
Ed ieri, anche se l'Atoms' si è presentato con l'assenza importante di Giovanna Palermi e il perdurare del problema legato a Elena Micheli, le Blue Girls erano la squadra da battere e, soprattutto, l'unica squadra che "avrebbe avuto qualcosa di più da perdere"...
Grande merito dunque a Stefano Tamburini ed il suo (veramente unico) staff ed alle ragazze tutte, per essere riuscite a tenere sotto controllo, e reagire nel modo giusto in certi momenti (!), le intraprendenti e mai arrendevoli ragazze abruzzesi guidate da un autentico "vate" del softball come Enrico Obletter.
E per fortuna non volevamo entrare in merito agonistico...
Veniamo allora (e finalmente) al nostro "territorio"... Sì, proprio un termine (territorio), ancor più adatto a certi momenti e sensazioni di ieri. Dove, nel dopo partita, si è parlato anche di caccia. E cacciagione...
E pensare che "per colpa" della carissima Fabrizia, ci siamo scordati dei biscottini della Renza/Camelia che avevamo in macchina, e di sicuro a giusta temperatura!
Anche se proprio non possiamo fare a meno di ricordare ancora la visita ed il saluto della grande Sabrina Del Mastio, che, appena rientrata dal primo fine settimana scudetto non fortunatissimo per il suo Bussolengo (0/2 contro La Loggia), insieme al suo Roberto, si è fermata al campo della "sua" squadra prima addirittura di rientrare a casa... Sabato prossimo (e domenica!) la seguiremo di sicuro almeno via "web"!
E poi anche un'altra simpaticissima e graditissima presenza: Giulia (Salvan), che da Rovigo è venuta appositamente a vedere una possibile avversaria per i prossimi play-off e con la quale abbiamo ricordato qualche momento anche della nostra storia, da Sala Baganza a Cupramontana...
Ufff... ma ci arriviamo o no... ai momenti "epici"? Come quando abbiamo potuto presentare alcuni dei celeberrimi prodotti di Alberto proprio al grande Obletter! Avevamo molto di più di una sensazione che sarebbe stato un felice momento!
Così (allo stesso tavolo dove Massimo "Cibo" e tanti altri, tra un'albicocca, una patatina e una fetta di torta di Floriana si gustava la brezza di quel momento, dove uno straordinario raduno della "goliardia universitaria" della zona, oltre a rendere felice il nostro presidente quasi più della vittoria sul campo, interagiva in qualche modo con tutti noi) siamo riusciti a mettere anche il nostro inimitabile e inavvicinabile promotore della sua isola ed il discendente della nobiltà di Chieti!
Il famoso "pathè" (di capriolo?) di Alberto ha raccolto un successo come poche altre volte avevo visto, molto apprezzato, oltre che da un sempre sorridente (ed ieri anche assai soddisfatto per la sua Alisea...) papà Minardi, dal buon (e sportivamente focoso) Ralph. Ed in pochi minuti, all'ombra del Club House delle Blue Girls, si è passati dagli enormi cinghiali dell'Ungheria al mirto (ed il suo prezioso estratto) della Sardegna, naturalmente attraverso le nostrane colline di Monzuno e Badolo, in un clima d'estate e d'amicizia semplicemente... fantastico!
A nostro parere, "perde" assai più di una partita o un campionato chi perde o non riesce a cogliere certi momenti. Come chi non pone mai fine o prova civilmente a chiarire inevitabili diverse opinioni, dissensi e critiche tra atlete e tecnici, dirigenti e arbitri fino ad amici e parenti che seguono e che comunque dovrebbero essere "risorsa" del movimento.
Di sicuro tutti potremmo iniziare a migliorare le cose se riusciremo almeno ad evitare di soffiare o gettare ulteriori viscide benzine sul fuoco... Speriamo...
Ma a proposito: per noi, di ieri, oltre a questa grande speranza (ciao "Hope"!) ed insieme al totale nostro impegno, ci teniamo l'abbraccio della stessa Fabrizia, la simpatia di Marzia, la quasi "fraternità" degli incontri con Luigi e delle telefonate con Gabriele (con cui rimandiamo l'appuntamento con gli arrosticini...), e soprattutto le parole di Scilla e Virginia, di Stefano e dello stesso Enrico che per tanti aspetti, ci confermano la bontà della strada intrapresa.
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